Edito
a Padova nel 1944 per i i tipi del “Torchio”, questo
libro costituisce uno dei più intriganti casi di pubblicistica
clandestina antinazista. Con il celebre burattino di Collodi ha ben
poco a che fare: sotto la sovracoperta si nascondono
infatti le “Confidenze
di Hitler” di Hermann Rauschning (1887‐1982).
In
questa opera Rauschning,
presidente del Senato dell'effimera “Città Libera di
Danzica” nata nel 1920 sotto la protezione della Società
delle Nazioni, e finita nel 1939 con l'occupazione tedesca riporta i
resoconti di conversazioni private avute con Hitler tra il 1932 e il
1934, nelle quali il leader nazista esponeva in piena libertà e
senza veli le sue idee, mai apertamente espresse in pubblico.
Rauschning pubblicò il suo libro‐denuncia per la prima volta in
Francia nel 1939 (Hitler
m’a dit,
Paris, Cooperation), poi a Londra (Hitler
speaks: a series of politicalconversations with Adolf Hitler on
hisrealaims, Thornton‐Butterworth,
1940) e a Zurigo esprächemit
Hitler,
Europa Verlag, 1940).
In
Italia il libro circolò clandestinamente nella versione
francese: la prima traduzione italiana fu stampata e diffusa a Padova
in due edizioni clandestine, nel settembre 1944 e nel gennaio 1945,
con il titolo Confidenze
di Hitler, e
costituì un'audace azione di propaganda antinazista, ineguagliata
nell’Europa
allora soggetta alla dominazione tedesca.
Autore
e titolo risultano appunto celati sotto la falsa sovracopertina Le
avventure di Pinocchio di Collodi, su cui campeggia in una
xilografia di Amleto Sartori, l'immagine del burattino nell'atto di
fare con le dita il gesto beffardo del “marameo”. La stampa, che
porta i tipi e lo stemma inesistenti e inventati de “Il Torchio”,
fu realizzata nei recessi della chiesa di S. Prosdocimo da Giovanni
Zanocco , eroico tipografo della Resistenza clandestina,
che, arrestato dalle SS italiane della banda Carità e incarcerato
nella prigione di Palazzo Giusti, si rifiutò sempre di svelare i
nomi degli autori del Pinocchio. Traduttori dal francese
furono Paola Zancan, assistente di latino all’Università di Padova
ed Egidio Meneghetti, direttore dell'istituto di
Farmacologia dell’Università, e anima e guida della Resistenza
veneta. Di Meneghetti è anche la Prefazione del Traduttore,
siglata A. F. (Antenore Foresta, suo nome di battaglia).
Il
manoscritto e il dattiloscritto originali del Pinocchio e
i bozzetti di Amleto Sartori per la copertina sono conservati presso
l'Istituto veneto per la Storia della Resistenza e dell'età
contemporanea dell'Università di Padova.
L’Università
di Padova, al cui interno fu ideato il Pinocchio, era
sede del Comitato di Liberazione Nazionale Regionale Veneto: è
l’unica università italiana insignita di medaglia d’oro al Valor
Militare per il suo impegno nella lotta di Liberazione.
(Mariarosa
Davi -Istituto veneto per la storia della Resistenza e dell'età
contemporanea)