LA GRANDE PIANTA DI PADOVA

E' la più nota, forse la più importante, sicuramente la più grande carta della Città: la PIANTA DI PADOVA di Giovanni Volpato del 1784.

Il disegno della Pianta fu commissionato al Valle intorno al 1779 dal cavalier Girolamo Zulian, ambasciatore della Serenissima di Roma e fu eseguito "secondo rigidi criteri di misurazionie geometrica sulla scorta di una rete trigonometrica appositamente stesa" 1
 Per portare a compimento il suo lavoro il Valle impiegò oltre 2 anni e percorse in lungo e un largo tutta Padova, ottenendo -grazie alla speciale autorizzazione del Vescovo- il permesso di entrare anche nei conventi delle suore.
Ne risultò un'opera accuratissima, realizzata su un grande foglio in scala pari a 1: 2.144,  "una registrazione molto circostanziata della situazione urbanistica di Padova (nel XVIII sec.)...testimonianza descrittiva di uno status che, non molto tempo dopo, a seguito della caduta della Serenissima e con il conseguente avvento dell'era napoleonica, verrà sensibilmente modificato."3

Nel 1782 il disegno fu quindi inviato a Roma presso l'officina calcografica del bassanese Giovanni Volpato per poterne ricavare un'edizione a stampa. Realizzare una lastra (cioè una matrice) per un'incisione di dimensioni così ingenti era chiaramente impossibile: il disegno venne quindi riprodotto su 20 lastre in rame di vario formato, sulle quali venne trascritta  la pianta vera e propria, la serie le dieci vedute che ornano il disegno ; in basso -al centro- una veduta d'insieme del Prato della Valle e un'accurata legenda.

Si tratta di un'opera fondamentale all'interno dell'iconografia della Città: importante tanto dal punto di vista storico quanto da quello artistico e decorativo.
L'INCISIONE ORIGINALE È  DISPONIBILE  
 presso la Libreria Minerva


 BIBLIOGRAFIA:
1 Ghironi, Padova Piante e Vedute, 1985
2 Semenzato, Iconografia di Padova, 1986
3 Ghironi (op. cit.)