L'opera poetica e narrativa di Umberto Saba è nota a tutti. Meno conosciuta -eppure curiosissima- è invece la sua attività di editore e sopratutto di libraio antiquario.
Così si descrive Saba: "Senza intendermi affatto, e nella città più refrattaria a questo genere di affari, sono riuscito a mettere su un'azienda. Proprio dal nulla. Sono più fiero di questo che del Canzoniere, il Canzoniere fu un dono della natura, la Libreria è nata dal mio sforzo (...) devo riconoscere che nel mio negozio, e fra mille cure e tormenti, sono pure nate le mie poesie più belle".
Un interessante articolo apparso sull'ultimo numero della rivista La Biblioteca di Via Senato ne ricostruisce le alterne vicende: si tratta di uno scritto di Massimo Gatta (che riportiamo qui di seguito, su concessione dell'editore), ricco di informazioni, foto e soprattutto di una documentatissima bibliografia.
La Libreria Antica e Moderna di Saba -ancora oggi attiva- aprì i battenti il 1 ottobre 1919 a Trieste in via San Nicolò. In realtà Saba rilevò per una pipa di tabacco i locali e il contenuto di una precedente libreria (di tal Giuseppe Maylaender): dopo breve trattativa pare che il Poeta riuscì ad aggiudicarsi libreria e relativo deposito di quasi 30.000 volumi per quattromila lire! Inizialmente fece società con l'amico Giorgio Fano ("in mezzo a tanti libri, e con l'idea delle scoperte che potrebbe fare, Saba di dimentica dell'affare che potrebbero fare rivendendo, si propone a Fano come conduttore dell'esercizio e Fano acconsente. Eccoli dunque soci. Ma Saba ha interesse solo per i libri e Fano solo dai quattrini che si possono ricavare da essi").
Successivamente entrò nella società -con interessante apporto di capitale destinato all'approvigionamento del magazzino- Alberto Stock, appartenente alla nota famiglia proprietaria della celebre distilleria Stock. Le leggi razziali del '38 costrinsero Saba a cedere temporaneamente la libreria, per riprenderne la guida nel dopoguerra.
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