Iconographia Minervae

Minerva per i Romani,  Atena per i Greci, o ancora Pallas e Pallade.
Comunque la si identifichi, la figlia di Zeus è la nostra preferita tra le divinità dell'Olimpo: donna, guerriera, dea della sapienza; protettrice dell'intelligenza e di un pò tutte le arti, divinità dai mille compiti  (secondo la definizione di Publio Ovisio Nasone).
La sua vicenda è curiosa e avventurosa fin dal preludio, parecchio inconsueto e anche un pò cruento: è partorita non dalla madre, ma dal babbo Zeus (che in precedenza s'era inghiottito l'amante Meti). In che modo? Direttamente dalla testa del babbo,  incisa all'uopo da Ermes con una lama affilata.
I Romani  celebravano la festa di Minerva dal 19 al 23 marzo, nei cinque giorni successivi alle Idi di marzo.

In questa pagina riportiamo i  dipinti nei quali, nel corso dei  secoli, alcuni celebri autori hanno raffigurato la Dea: una specie di piccola iconografia della Minerva, una minuiscola raccolta in costante aggiornamento (ovviamente sono benvenuti suggerimenti di nuove immagini: libreriaminervapd@gmail.com)